Neuropsicologia
La valutazione neuropsicologica è uno strumento clinico che permette di stimare con un buon grado di accuratezza il funzionamento cognitivo di un individuo, identificando i deficit cognitivi e comportamentali acquisiti dopo una lesione o disfunzione cerebrale.
Vengono somministrati test clinici neuropsicologici tarati e standardizzati su un campione di pari età, sesso e scolarità, in grado di indagare le abilità cognitive, quali: memoria, attenzione, linguaggio, ragionamento logico-astratto, prassia, funzioni esecutive, percezione e abilità visuo-spaziali.
Sulla base delle necessità del paziente, un esame completo (che comprende 3 momenti diversi: colloquio con familiare e paziente, somministrazione dei test, colloquio di restituzione) può durare complessivamente dalle 2 alle 4 ore.
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Le finalità di un esame neuropsicologico sono molteplici:
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Identificare un profilo diagnostico
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Finalità prognostica (deficit che possono migliorare, stabilizzarsi o peggiorare)
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Implementare un progetto di riabilitazione
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Verificare l’efficacia di interventi di riabilitazione
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Finalità legale-assicurativa
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Identificazione di meccanismi di malingering (simulazione)
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Pianificazione dell’assistenza e degli interventi
La valutazione neuropsicologica è rivolta a tutti i soggetti adulti che presentano:
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Lesioni cerebrali traumatiche o vascolari
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Patologie neurodegenerative
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Condizioni mediche generali interferenti con il funzionamento cerebrale
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Le principali patologie per le quali viene più frequentemente richiesta la valutazione neuropsicologico sono le seguenti:​​
disturbi cognitivo focali conseguenti a ictus cerebrali
trauma cranico-encefalico
Demenza (Alzheimer, fronto-temporale, vascolare, da corpi di Levy)
Disturbi cognitivi conseguenti a lesioni neoplastiche cerebrali
encefaliti
malattia di parkinson
afasia
mild cognitive impairment (MCI)
sclerosi multipla
riabilitazione neuropsicologica
La Riabilitazione Neuropsicologica è un processo terapeutico finalizzato a migliorare, in un soggetto con danno cerebrale, le capacità di uso e di elaborazione di informazioni e a favorire un suo migliore funzionamento nella vita quotidiana.
L’obiettivo di un percorso di riabilitazione neuropsicologico è eliminare, ridurre o evitare l’aggravarsi di deficit causati da una compromissione cerebrale e di far sì che gli stessi deficit danneggino il meno possibile l’autonomia, l’integrazione sociale e la riaffermazione dell’identità personale e sociale dell’individuo.
Il modello teorico di riferimento adottato è la Teoria Neurocognitiva del modello Perfetti.
Nelle sedute di riabilitazione vengono utilizzati sia esercizi carta-matita, sia training computerizzati la cui difficoltà viene incrementata proporzionalmente al recupero rilevato durante il corso del trattamento.
Le sedute hanno una durata di 1 ora, con una frequenza che varia a seconda delle necessità del paziente.
Sostegno psicologico​
Prendersi cura di una persona con una patologia degenerativa comporta l’impegno di diversi tipi di risorse, emotive, fisiche, economiche e sociali e, molto spesso, questo comporta fatica e stress per il caregiver. Conoscere e comprendere le difficoltà cognitive, comportamentali e relazionali permette di averne una maggiore gestone con riduzione dello stress assistenziale.
Il sostegno psicologico ai caregiver mira a fornire le necessarie conoscenze e competenze rispetto alla patologia e ai suoi potenziali sviluppi, per semplificare e fornire strategie pratiche utili a gestire il lavoro di cura e assistenza del familiare.
La durata delle sedute è di 1 ora.
Gli obiettivi che guidano questo percorso sono:
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Informare il caregiver sulla condizione in cui si trova la persona di cui si prende cura
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Ricevere accoglienza e contenimento emotivo, fornendo uno spazio e un momento in cui dirigere determinate emozioni e sensazioni negativa
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Fornire strategie pratiche di gestione degli aspetti cognitivi e comportamentali dell’assistito, permettendo di alleviare il carico quotidiano e di ristabilire un clima sereno e accogliente
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